giovedì 20 gennaio 2011

Skyline (2011)



Titolo originale: Skyline
Nazione: USA
Anno: 2010
Genere: fantascienza
Durata: 1h34m
Regia: Colin Strause, Greg Strause
Sceneggiatura: Joshua Cordes, Liam O’Donnell
Fotografia: Michael Watson
Musiche: Matthew Margeson
Cast: Eric Balfour, Scottie Thompson, David Zayas, Donald Faison, Brittany Daniel, Neil Hopkins, Crystal Reed, J. Paul Boehmer, Tanya Newbould, Pam Levin, Phet Mahathongdy, Tony Black.

Skyline racconta quello che accadrebbe il giorno del contatto con delle entità extraterrestri, dal punto di vista di una comitiva di ragazzi della Los Angeles benestante e viziosa. Basato sul celebre ammonimento dell'astrofisico Stephen Hawking che paragona eventuali visitatori alieni ai famelici esploratori portoghesi e spagnoli in vena di razzie al tempo della scoperta delle Americhe, il film offre un approcio molto violento al primo contatto.
In una Los Angeles che dorme avvolta nel buio, dopo una notte di bagordi, dal cielo piovono dei fari luminosi, che attirano irrimediabilmente l'attenzione di diversi malcapitati curiosi. Così come per loro, anche il gruppo di ragazzi, reduci da una festa di alto borgo nell'appartamento di Terry, vengono svegliati dalle luci sospese nel buio tra i palazzi In realtà, come scopriranno a loro spese, si tratta di esche per catturare prigionieri umani.
Uno di loro viene attratto e subito rapito, mentre Jarrod, fortunatamente viene salvato proprio mentre la misteriosa luce lo stava per catturare. Questo fenomeno di attrazione genera nelle vittime una specie di ebollizione arteriosa e come scoprirà il giovane in seguito, li fornirà una sorta di poteri sovrumani.


Una veduta panoramica di Los Angeles devastata dalle astronavi aliene.


All'alba lo spettacolo è desolante. Immense astronavi sovrastano la città e da esse scendono esseri tentacolari biotechnologici che rapiscono chiunque si trovi nei paraggi. Il gruppo di ragazzi cercherà di capire cosa sta accadendo e soprattutto come sfuggire ad una morte certa. Man mano che le ore passano, i vari tentativi di fuga dal palazzo vengono resi vani dagli esseri alieni che perlustrano cieli e strade limitrofe.

I registi fratelli Colin Strause e Greg Strause, già da anni noti per i loro eccellenti effetti speciali in altri film (Titanic, X-Files, L’alba del giorno dopo, Constantine, I fantastici 4, Invasion, 300, Jumper, L’incredibile Hulk, Il curioso caso di Benjamin Button, 2012, Avatar, Codice: Genesi e Iron Man 2), hanno dato il meglio di se dal punto di vista effettistico anche in questa realizzazione. Gli alieni sono rendizzati con una superfine computer grafica, tanto da risultare perfettamente integrati con le scene dal vivo e godono di una animazione strepitosa.

In particolare, il design della razza aliena sembra essere vagamente ispirata alla saga di Alien, con dei tratti rettiliano/sauropodi intrisi di biotecnologie. Le astronavi madre sospese sulla città, ricordano invece da vicino quella ormai celebre del recente District 9.




Sul filo di una crescente tensione, a metà circa delle riprese, irrompe una delle scene più belle e cariche di pathos. Quando ormai l'invasione è in atto e i protagonisti sono in preda alla disperazione, dal cielo sembra giungere qualcosa di inaspettato volto a cambiare la situazione.

A prima vista sembrano degli aerei, ma man mano che si avvicinano, mostrano la loro vera natura. Uno dei protagonisti li tiene d'occhio con un cannocchiale. Sono dei droni volanti dell'aviazione americana (Predator Drones, Janus Bombers - foto reale a lato) già utilizzati in Afghanistan e in Iraq.

Gli aerei droni accerchiano in volo e fanno da scudo ad alcuni fantastici bombardieri Stealth X-47B, realmente esistenti e prodotti per gli USA dalla Northrop Grumman. Una scena memorabile e patriottica, che fa sperare i protagonisti in una immediata vendetta contro le forze aliene.

Fuggendo e sibilando, mentre le forze aliene sembrano incapaci di colpirlo, l'X-47B (foto artistica in basso) giunge presso il punto di sgancio dell'ordigno. Come un rugbista in procinto di fare la sua meta e nonostante fosse stato colpito ad un'ala, il drone abbassa il carrello sfoderando qualcosa che potrebbe fare molto ma molto male. Qualche istante prima di essere definitivamente distrutto dalle creature volanti bio tech estraterrestri, dalla plancia del drone parte un missile dotato di testata nucleare.

L'epica scena si conclude con il centramento e la fragorosa caduta a terra dell'astronave aliena.
Dalla suite del palazzo, i sopravvissuti osservano increduli sperando che finalmente l'incubo sia terminato. Con un telescopio osservano la nave prendere fuoco, ma da essa inziano ad uscire centinaia di esseri alieni. Dopo l'attimo di goia, sopraggiunge lo sconforto, che diventa ancora più grande quando la nave aliena inzia a ricomporsi miracolasamente in cielo.
Il film dopo aver toccato il suo acme espressivo crolla a questo punto banalmente nel ridicolo. Ma la suspence continua, grazie alla agonica lotta alla sopravvivenza da parte dei protagonisti. A giocare un ruolo chiave nella parte finale del film sono soprattutto Jarrod e la sua fidanzata Elaine, che è in attesa di un bambino.



Mentre il vascello nemico si è completamente ricostruito, iniziano a giungere i primi marines, con elicotteri e via terra. Purtroppo sembra che nulla può opporsi alla devastante potenza dei sauri alieni. I soldati muoiono uno dopo l'altro, mentre l'invasione assume proporzioni spaventose.



(Un primo piano di un'astronave aliena)


Il finale è a sorpresa. La coppia di temerari survivor viene catturata in una delle astronavi. Quello che si era già intuito nel corso del film diviene certezza. Gli umani sono utilizzati per esperimenti di trapianto del cervello su carcasse aliene. Eppure in un'alcova viscida dove sono accatastati i prigionieri, la donna viene identificata come gravida e pertanto risparmiata. Il compagno invece viene decapitato e il suo cerello trapiantato in un corpo rettiloide. Ma subito dopo, riconosce la sua ragazza e ribellandosi alle altre creature aliene sembra che voglia portare in salvo la sua amata... Qui però finisce il film e si da inizio all'attesa per l'annunciato sequel.

Il film nonostante vanti degli effetti speciali mozzafiato, non è stato girato in 3D, purtroppo. I dialoghi invece rappresentano la nota dolente di tutta la pellicola. Scarni, a volte stupidi e scontati, riescono persino ad annoiare e se non fosse per l'azione incessante, il film sarebbe su livelli pietosi. Nella prima parte soprattutto, si fa molta fatica a capire la psicologia dei personaggi e le loro azioni e reazioni appaiono quasi banali. Le potenzialiatà sembrano essere periodicamente sprecate e innervosisce non poco l'eccessiva superiorità delle creature aliene, che addirittura si ricompongono dopo essere distrutte, privando lo spettatore di un attimo di gloria, tipica di questi film, spesso un pò nazionalisti come Indipendence Day.

Alla fine, piacerà un pò a tutti per gli effetti speciali, ma non resterà per sempre nella memoria, viste altre produzioni migliori già uscite e che presto invaderanno le sale cinematografiche sullo stesso tema.

A cura di Arthur McPaul

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