mercoledì 19 gennaio 2011

Distric 9


Titolo originale: District 9
Lingua originale: Inglese, afrikaans
Paese: USA/Nuova Zelanda
Anno: 2009
Durata: 112 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: Fantascienza
Regia: Neill Blomkamp
Soggetto: Neill Blomkamp
Sceneggiatura: Neill Blomkamp, Terri Tatchell
Produttore: Peter Jackson
Casa di produzione: Key Creatives, QED International, WingNut Films
Distribuzione (Italia): Sony Pictures
Character design: Mecha design: <

Interpreti e personaggi:
Sharlto Copley: Wikus Van De Merwe
Jason Cope: Grey Bradnam
Nathalie Boltt: Sarah Livingstone
David James: Colonello Kobus Venter
Louis Minnaar: Piet Smit
William Allen Young: Dirk Michaels
Robert Hobbs: Ross Pienaar
Vanessa Haywood: Tania Van De Merwe

Doppiatori italiani:
Vittorio De Angelis: Wikus Van De Merwe
Massimo De Ambrosis: Grey Bradnam
Eleonora De Angelis: Sarah Livingstone
Simone Mori: Colonello Kobus Venter
Luciano de Ambrosis: Piet Smit
Tenerezza Fattore: Tania Van De Merwe

Fotografia: Trent Opaloch
Montaggio: Julian Clarke
Effetti speciali: Image Engine Design, Weta Workshop
Musiche: Clinton Shorter
Scenografia: Philip Ivey



Nel 1982 un enorme disco volante sbarca a Johannesburg, dove resta sospeso nel cielo a poche centinaia di metri da terra senza dare segni di vita.

Dopo aver atteso invano un contatto, i militari sudafricani decidono di fare irruzione sul veivolo, scoprendo che conteneva un milione di creature aliene, ridotte ormai quasi alla morte.
Vengono prelevate e portate in salvo sulla terra ferma, in una zona a ridosso della città, chiamata "Distretto 9".

Passano 30 anni, la gente ormai è esausta di convivere con questi esseri, a causa delle loro abitudini animalesche e per le ingenti spese per mantenerli.
Gli alieni di District 9, vengono chiamati "gamberoni", in effetti assomigliano a dei crostacei, con un esoscheletro di colore scuro (riconducibili alla razza sottogenetica dei rettiliani insettoidi, ndr). La loro indole si manifesta fin da subito, estrema intelligenza ma abitudini pià simili agli animali che a esseri che viaggiano nello spazio.

Spesso infatti, stanchi di essere ghettizzati, hanno tentato la fuga dal ghetto, soprattutto per cercare cibo, finendo col creare danni ai commercianti della zona che sono insorti.

Il governo sudafricano, decide quindi di prelevare tutta la popolazione, stimata intorno ad un milione e ottocentomila unità, in una zona distante 240 km dal centro cittadino.
n rispetto delle leggi, occorre però che venga firmato da ognuno di essi la notifica di sfratto e per questo compito viene incaricato il funzionario Wikus Van De Merwe della multinazionale che li tiene sotto controllo. Si organizza quindi l'operazione, con jeep blindate e uomini armati fino ai denti, suportati via aria da cecchini sugli elicotteri. Da ciò si intuisce la natura selvaggia degli alieni e la necessità di entrare nel campo armati.l

L'operazione non va fin da subito per il meglio. L'incaricato Wikus, seppur fortemente autoironico, è in forte panico di fronte agli esseri, dall'atteggiamento non proprio pacifico.

In un tentativo di riohiesta di sfratto, un militare viene aggredito e con una "manacciata" del gamberone gli viene mozzato un braccio, crudemente raccolto dai compagni in un sacco di plastica e portato via per i soccorsi.
La faccenda si fa dura. Si ha l'impressione di assistere ad uno dei tanti film sugli zombi o ad un horror degli anni '80.
Lo stile narrativo, si snocciola nell'introduzione con uno stile da film-documentario per poi trasformarsi in un action-movie di pura fantascienza dai tratti post apocalittici.



Nonostante le difficoltà il team conclude la prima giornata di raccolta firma, ma il protagonista, Wikus, viene ferito e subisce la contaminazione da parte di un'arma batteriologica durante l'irruzione in una baracca aliena.

In poche ore inizia una mutazione che gli trasfroma il braccio in un arto alieno e viene immeditamente prelevato dalla sua abitazione e portato nei laboratori di ricerca della Multi National United (MNU), una compagnia multinazionale che studia il modo di sfruttarne l'avanzata tecnologia (soprattutto bellica).
Viene quindi fuori anche il lato marcio dell'apparente benevola traslocazione degli alieni. La compagnia stava da anni cercando di capire come utilizzare le potentissime armi dei visitarori, attivabili soltanto con un dna attivo.

Wikus è l'unico uomo al mondo capace di utilizzare quelle armi e prima che venga ucciso decide di fuggire, scatenando una gigantesca caccia all'uomo.
Si rifugerà nella baraccopoli del Distretto 9 aiutato a rifugiarsi da un alieno e dal suo figlio piccolo.
L'uomo, capace di comunicare con quegli esseri, chiede aiuto, ma per poter tornare completamente umano, serve uno strano marchingegno che egli stesso aveva perquisito dalla sua abitazione il giorno prima.

In due si recano nei laboratori, armati delle terribili pistole aliene. Entrambi, riescono, grazie a quelle portentose tecnologie a distruggere l'intero gruppo di soldati posti in sorverglianza dell'edifico.
Tornati nel distretto, si procede all'attivazione di un modulo di risalita nascosto sotto terra, ma dopo varie peripezie e disturbati dai militari che irrompono all'improvviso, sarà il solo Wykus a tentare la fuga, ma un missile terra aria lo ferma facendolo schiantare al suolo.

Quando ormai tutto sembra finito, il figlio dell'alieno, riesce ad attivare il raggio trattore dell'astronave madre e a garantire la fuga all'alieno, grazie soprattutto al salvataggio del funzionario, armato di un mech.
Wykus fugge e nell'ultima inquadratura del film, si vede accovacciato, mentre guarda un fiore di plastica (in memoria dell'amata mogliettina) ormai completamente mutato in gamberone.
Ovviamente, ho tralasciato nella recensione, numerosi episodi chiave, tra cui la presenza di una banda di nigeriani che trafficavano armi e cibo con i gamberoni, o la storia d'amore velatamente secondaria tra il funzionario Wykus e sua moglie.




Questo è il primo film che pone in maniera marcata il problema dell'immigrazione aliena, che probabilmente sarà affrontato dalle nostre generazioni furure, ma che si ispira a questioni meno fantascientifiche come l'apartfeid sudafricana, in cui i neri sono stati per decenni segregati, come i gamberoni, a vivere chiusi nei ghetti a bordo città.

Il film è tecnicamente eccellente. La grafica delle tecnologie alienee il trucco dei gamberoni è sbalorditiva, il mech da guerra che scoprirete verso la fine del film, non ha nulla da invidiare al film di Iron Man. Le recitazioni tuttavia sono altalentati, soprattutto non convince il personaggio protagonista principale, troppo impacciato e buffo nella gestualità. Ma la cosa peggio riuscita è proprio l'intro in stile ducumentario/intervita, con delle doppiature penose.




A parte questi piccoli incidenti di realizzazione, District 9, è un capolavoro del genere, che si affianca ad altri numerosi film che ci bombarderanno da qui al 2012!!!

Voto: 8,5

A cura di Arthur McPaul

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