Il cinema di fantacienza, è stato un genere che si è imposto fin da subito tra i filoni cinematografici più seguiti. La sua nascita è avvenuta praticamente in contemporanea a tutti i generi classici della settima arte.
Era appena il 1902, quando Georges Méliès girò Viaggio nella Luna, parodia basata liberamente sul romanzo di Jules Verne Dalla Terra alla Luna e su quello di H. G. Wells I primi uomini sulla Luna. Questo capolavoro del cinema muto puo essere considerato senza dubbio il primo sci-fi movie della storia del cinema.
(Viaggio nella Luna - una scena del film)
Il film venne girato negli studi della Star Film di Méliès presso Montreuil, vicino Parigi, spendendo l'allora considerevole budget di 10.000 franchi, utilizzati soprattutto per i vestiti dei Seleniti e per le scenografie completamente dipinte. Il film, può essere considerato il primo capolavoro mondiale ma anche il primo film ad essere piratato ad opera del produttore americano Thomas Edison che lo distribuì illegalmente negli USA.
(Viaggio nella Luna - la locandina del film)
(locandina di Aelita)
l filmato, girato a 16 fotogrammi al secondo, senza sonoro ein bianco e nero è diviso in scene fisse chiamate quadri ricchissime di effetti speciali, richiando ancora molto la scenografia di tipo teatrale.
La grande particolarità dell'opera, era in particolare la frenesia dell'azione e il sincronismo degli effetti visivi, che mettevano in secondo piano la trama e la recitazione, che servivano per lo più da amalgama al movimento fotografico.
L'anno successivo, Georges Méliès realizzò un altro film di fantascienza, intitolato Viaggio attraverso l'impossibile (Voyage à travers l'impossible), anh'esso composto a quadri, cioè inquadrature fisse in cui si svolgevano le recitazioni. Lo schema ricalca in maniera molto serrata quello del precedente film Viaggio nella Luna.
E' la neonata scuola cinematografica russa a sfornare un altro capolavoro del genere fantascientifico. La casa cinematografica Mezrabpom affidò al regista Jakov Protazanov (1881 - 1945), la realizzazione di Aelita, ispirato all'omonimo romanzo di Aleksej Nikolaevic Tolstoj (1883 – 1945). Il fil ebbe un clamoroso successo tanto da essere parodizzato anche in un cartone animato.
Nel 1927 uscì Metropolis del regista austriaco Fritz Lang, considerato il capolavoro del cinema muto di fantascienza. La produzione impegnò la troupe per diciannove mesi: trecentodieci giorni di riprese e sessanta notti furono necessarie per produrre 600.000 metri di pellicola.
Erich Pommer e la casa di produzione UFA non badarono a spese per la lavorazione, assoldando 36.000 comparse per un budget che superò i 50 milioni di marchi tedeschi. A salvare la casa di produizone dalla bancarotta fu Alfred Hugenberg, editore e membro del Partito Nazista, comprò la UFA trasformandola in parte della macchina propagandistica del nazismo.
Il film rappresentò l'apoteosi tecnica per il cinema muto, sia per le scenografie, per la massa di attori, impiegati per i costumi e per le innovative tecniche di regia e di ripresa. Lang riuscì a creare un connubio perfetto tra effetti visivi e narrazione, utilizzando una forte simbologia espressiva in ogni ripresa.
Il film, di cui avremo modo di analizzare nei dettagli in seguito, racconta di una società basata sulla forza lavoro, in una futuristica città del 2026, Non per niente fu uno dei film preferiti del dittatore nazista Adolf Hitler. In una intervista molto postuma del 1966, lo stesso Fritz Lang, dichiarò di dissociarsi completamente da quella sua opera di gioventù. Ma il messaggio finale non è negativo, anzi è una speranza di pace e fratellanza tra le classi povere e ricche della società.
Nel 1927 uscì Metropolis del regista austriaco Fritz Lang, considerato il capolavoro del cinema muto di fantascienza. La produzione impegnò la troupe per diciannove mesi: trecentodieci giorni di riprese e sessanta notti furono necessarie per produrre 600.000 metri di pellicola.
Erich Pommer e la casa di produzione UFA non badarono a spese per la lavorazione, assoldando 36.000 comparse per un budget che superò i 50 milioni di marchi tedeschi. A salvare la casa di produizone dalla bancarotta fu Alfred Hugenberg, editore e membro del Partito Nazista, comprò la UFA trasformandola in parte della macchina propagandistica del nazismo.
Il film rappresentò l'apoteosi tecnica per il cinema muto, sia per le scenografie, per la massa di attori, impiegati per i costumi e per le innovative tecniche di regia e di ripresa. Lang riuscì a creare un connubio perfetto tra effetti visivi e narrazione, utilizzando una forte simbologia espressiva in ogni ripresa.
(locandina del film Metropolis)
A pochi anni di distanza esordì nelle sale cinematografiche un altro grande capolavoro, che sarebbe stato nei decenni a seguire riproposto in numerosi re-make. King Kong è un film del 1933, diretto da Merian C. Cooper e Ernest B. Schoedsack.
La celebre casa di produzione RKO produsse immediatamente il film dopo aver visionato un breve cortometraggio dimostrativo, in cui appariva il rovesciamento del tronco di albero da parte di King Kong.
(locandina del film King Kong)
Il film mostrò una trama avventurosa e ricca di colpì di scena che appassionarono gli spettatori di tutto il mondo e facendolo entrare nella leggenda del cinema fantastico.
Nel 1935 uscì in USA La città perduta diretto da Harry Revier, inizialmente proposto come un serial cinematografico di 12 episodi ma poi adattato a lungometraggio della durata di 240 minuti. il film narra di terremoti e inspiegabili manifestazioni elettriche che causarono nei primi anni '30 migliaia di morti e gravi danni in varie zone della Terra. Il Bruce Gordon, incaricato di indagare sui disastri, scoprendo che il tutto deriva da una remota zona dell'Africa Nera. Una sua spedizione, scoprirà nel luogo designato, una città perduta, in cui il folle Zolok aveva ordinato di creare un macchinario distruttivo allo scienziato Manyus.
(Locandina del film La vita Futura)
Fine prima parte
A cura di Arthur McPaul
un gran bel sito scritto veramente bene con un sacco di notizie.Complimenti
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