domenica 7 marzo 2010

Il cinema di Fantascienza: gli anni '50 (II Parte)

Dopo una fase di lunga sperimentazione, cha ha visto capolavori come Metropolis e King Kong, negli anni '50 avviene la nascita vera e propria del cinema di fantascienza come lo conosciamo oggi. Uomini sulla Luna del 1950, apre l'epopea del nuovo cinema di fantascienza.


Diretto da Irving Pichel e prodotto da George Pál, che commissionò la sceneggiatura a James O'Hanlon e Rip Van Ronkel. Il film è stato girato in Technicolor, e ricevette il premio Oscar per i migliori effetti speciali.
Questa film di fantascienza fu il primo ad affrontare in termini scientifici il difficile viaggio spaziale per raggiungere la Luna, toccando numerose argomentazioni come i costi e i problemi scientifici e tecnologici. Per la preparazione delle scene ambientate nello spazio e sulla Luna furono coinvolti anche il divulgatore Willy Ley e l'illustratore astronomico Chesley Bonestell.

La trama, basato sul romanzo Rocketship Galileo e sul racconto The Man Who Sold the Moon, di Robert A. Heinlein, del 1947 e del 1950, vide lo stesso scrittore direttamente coinvolto nella sceneggiatura e dopo l’uscita del film, pubblicò una versione romanzata intitolata Destination Moon (il titolo del film in originale). Molto ben realizzato anche dal punto di vista scenografico, accenna alla guerra fredda in corso tra USA e URSS e alla fine mostra la supremazia statunitense nel raggiungimento della difficile missione.

(la scena dell'allunaggio del film "uomini sulla Luna")

Ultimatum alla terra, di Rober Wise del 1951, può essere considerato il vero capostipite del genere. Tratto dal racconto Addio al padrone (Farewell to the Master, 1940) di Harry Bates, nel 1995 è stato scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Frutto della teoria del complotto e della diffidenza sorta con la guerra fredda, il film parlava dello sbarco degli alieni stereotipando l'icona celeberrima del disco volante, come si evince da una delle scen più celebri.
La navicella a forma di disco volante furono progettate da Lyle Wheeler e Addison Hehr, con un costo di ben 100.000 dollari sui 960.000 disponibili per l'intero lungometraggio.
Il disco alieno atterra a Washington attraendo la sbigottita popolazione. Klaatu, uno degli extraterrestri verrà colpito da uno dei militari accorsi e dal disco in seguito esce un gigantesco robot, Gort,che anniente le armi americane con un raggio laser. Inizierà l'avventura di Klaatu sulla Terra, che alla fine della pellicola, prima di fuggire, dichierà l'ultimatum al pianeta.

Dello stesso anno è il celebre La Cosa da un altro mondo, diretto da Christian Nyby e Howard Hawks, basato sul sul racconto breve Chi va là? (Who goes there?) di John W. Campbell e considerato uno dei classic movie di sci-fi.


Anche questo film, come il precedente, è stato scelto nel 2001 per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
La trama affronta il tema extraterrestre. Un gruppo di scienziati, scoprono in Antartide che era impattato al suolo un disco volante. All'interno rinvengono il corpo congelato di una creatura extraterrestre che si rivelerà  essere una creatura assetata di sangue e difficile da uccidere, essendo il suo organismo simile a quello di un vegetale. Alla fine gli uomini riusciranno ad distruggere la creatura per mezzo di una forte scarica elettrica ad alta tensione. Nella versione italiana il doppiaggio fu molto ostico a causa della sovrapposizione di voci. L'edizione originale di oltre 3 ore, fu tagliata dalla RKO a quasi due, eliminando tutte le scene in primo piano della "cosa".

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