mercoledì 16 dicembre 2009

Waterworld (1995)





Titolo originale: Waterworld
Paese:  USA
Anno: 1995
Durata: 136 min
Colore: colore
Genere: fantascienza
Regia: Kevin Reynolds
Sceneggiatura: Peter Rader, David Twohy

Interpreti e personaggi:
Kevin Costner: Mariner
Dennis Hopper: Deacon
Jeanne Tripplehorn: Helen
Tina Majorino: Enola
Michael Jeter: Gregor
Chaim Jeraffi: primo drifter
John Fleck: Medico
Gerard Murphy: Nord

Doppiatori italiani:
Michele Gammino - Kevin Costner
Dario Penne - Dennis Hopper
Sergio Graziani - Michael Jeter
Cristina Boraschi - Jeanne Tripplehorn
Domitilla D'Amico - Tina Majorino
Massimo De Ambrosis - Chaim Jeraffi
Mino Caprio - John Fleck
Francesco Pannofino - Gerard Murphy

Fotografia: Scott Fuller, Dean Semler
Montaggio:  Peter Boyle
Effetti speciali: Martin Bresin, John Cassel
Musiche: James Newton Howard, Artie Kane
Scenografia:  Dennis Gassner

Premi:
- ASCAP Film and Television Music Awards - Top Box Office Film
- Czech Lions - Audience Award
- Golden Screen (Germania)
- Nomination Oscar 1996 miglior sonoro
- Razzie Awards al peggior attore non protagonista a Dennis Hopper


Recensione:
Waterworld è uno dei capolavori del cinema post apocalittico.
Dopo lo scioglimento dei poli a causa di un innalzamento della temperatura, la Terra venne interamente sommersa dalle acque, segnando la fine di quella che era stata la nostra civiltà.
Tuttavia, tra atolli e isole galleggianti, un nutrito gruppo di superstiti sembra ancora popolare il pianeta, in una sorta di medioevo post apocalittico.
Kevin Kostner interpreta il solitario Mariner, un uomo geneticamente mutante, che solca solitario le acque di Waterworld col suo rudimentale ma efficente trimarano.
Mariner è a conoscenza di un'antica civiltà sommersa dall'oceano e commercia con le genti degli atolli, le mercanzie che riesce a trafugare sott'acqua, grazie alle sue branchie che gli permettono di raggiungere esorbitanti profondità.
Waterworld è dunque la cronistoria degli usi e dei costumi di derelitti che cercano con tutti i mezzi possibili per sopravvivere alla fine dei tempi e alla scarsità di risorse.
Questa immagine decadente viene fortemente alla luce quando Mariner approda su un atollo, dove i sopravvissuti devono ogni istante sottostare a regole sociali durissime, in cui, in assenza della democrazia e delle leggi garantiste, il debole soccombe. Proprio qui, incontrerà la bella e selvaggia Helen e la sua figlioletta Enola, che ha tatuato sul corpo la mappa nautica per raggiungere Dryland, l'ultimo continente ancora emerso.

 
(Mariner, Helen e la piccola Enola)


In una rocambolesca fuga, Mariner, la donna e la figlia, cercheranno la via per la salvezza, dovendo però subire gli attacchi degli "smokers", un gruppo considerevole di superstiti, che detengono il dominio sugli atolli grazie ad petroliera che è la loro terra e il loro covo galleggiante.
Il malefico capo degli smokers si chiama Deacon e cerca da tempo la bambina, seminando panico e distruggendo l'atollo dove c'erano Mariner e Helen con la bambina.


(I malvagi smokers attaccano l'atollo, in cerca della piccola Enola)

Tutte le scene di azione, in cui i fuggitivi cercheranno Dryland, sono state realizzate in modo quasi perfetto, coinvolgendo lo spettatore fino allo spasimo.
Esse infatti sono state interamente girate in acqua, al largo delle Hawaii, con una spesa che ha sfiorato i 175 milioni di dollari. Nulla è stato lasciato al caso, nulla è stato abbozzato o arrangiato. Ogni situazione, dalla scenografia ai costumi, sono di eccelsa fattura, creando quel pathos necessario per rendere credibile l'ambientazione e i dialoghi.
Waterworld, che poi gode dalla magistrale regia di Kevin Reynolds e della eccelsa interpretazione di Kevin Kostner, si pone come uno dei più grandi capolavori della sci-fi.
Nonostante le eccelse qualità, che hanno fatto vincere numerosi premi e candidature agli Oscar, il film ai botteghini non ha avuto successo, negli Usa, anche se ha recuperato fortemente il budget investito in Europa e col mercato degli home video.
A distanza di quasi 15 anni, Waterworld, resta sul trono, assieme a pochi altri film, per insuperato fascino e bellezza.

Voto: 9/10

recensione a cura di Arthur McPaul



2 commenti:

  1. Ciao Quantico, chissà, può darsi che prima o poi i poli si sciolgano e lo scenario-Waterworld potrebbe non essere più solo fantascienza.
    Alcuni scienziati, anche quelli del Global Warming, infatti sostengono che lo scioglimento dei poli è un'ipotesi plausibile.

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